- vergogna
- vergogna /ver'goɲa/ s.f. [lat. verecundia "ritegno"].1.a. [turbamento e disagio che si prova per un comportamento sentito come sconveniente, riprovevole, ecc., anche con le prep. di, per : provare v. (per una colpa, di un peccato )] ▶◀ ‖ mortificazione (per), pentimento (per), rossore (per).b. [senso dell'inopportunità, coscienza dell'immoralità di un'azione, di un comportamento: essere senza v. ; non avere v. ] ▶◀ pudore, riguardo, ritegno, (lett.) verecondia. ◀▶ sfacciataggine, sfrontatezza, spudoratezza, svergognatezza.2. [senso di impaccio provocato da timidezza o ritrosia nel fare o nel chiedere qualcosa, con la prep. di : avere v. di parlare in pubblico ; non bisogna avere v. di chiedere ciò a cui si ha diritto ] ▶◀ disagio, imbarazzo, paura, remora, ritegno, timore.3.a. [perdita del buon nome, della reputazione in seguito ad azioni disonorevoli, anche con la prep. di : ho avuto la v. di essere cacciato dal circolo ; che v.! ] ▶◀ (lett.) disdoro, disonore, ignominia, infamia, onta, scorno, (lett.) vituperio.b. (estens.) [persona che è motivo di discredito e sim.: essere la v. della famiglia ] ▶◀ (lett.) disdoro, disonore, macchia, (fam.) pecora nera, scandalo. ↑ abominio, (non com.) vituperio. ◀▶ fiore all'occhiello, gloria, (lett.) lustro, onore, orgoglio, vanto.4. (eufem., pop.) [al plur., le parti genitali] ▶◀ genitali, (eufem.) intimità, (eufem.) parti intime, (lett.) pudende.
Enciclopedia Italiana. 2013.